Quali sono le pratiche edilizie?

La pratica edilizia è un documento necessario per poter attuare interventi di costruzione, demolizione, ristrutturazione o modifica di immobili e appartamenti. Per poter avviare i lavori seguendo le norme previste dalla legge, dovrete ottenere le concessioni o le autorizzazioni necessarie presentando la documentazione al Comune di competenza. Con l’intento di uniformare i procedimenti edilizi su tutto il territorio nazionale, quasi tutti i comuni sono stati dotati degli Sportelli Digitali per la presentazione telematica delle pratiche edilizie. In genere, i tempi medi per approvare le richieste vanno dalle 2 settimane ai 2 mesi. Calcolando che i documenti variano a seconda del tipo di intervento e che, una parte di questi non necessitano di documentazione, questa guida di Studio LORO Costruzioni & Ingegneria vuol essere un aiuto per districarvi tra le varie pratiche edilizie.

CILA, SCIA e permesso di costruire

La CILA fa riferimento all’art. 22 del testo unico per l’edilizia, va redatta prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione ed è necessaria per interventi di manutenzione straordinaria che non cambiano le parti strutturali dell’edificio, come:

  • eliminazione delle barriere architettoniche;
  • interventi per rinnovare e sostituire parti di edifici;
  • spostamento di tramezzi o divisori non portanti, controsoffitti in cartongesso e altre opere interne;
  • interventi per realizzare servizi tecnologici;
  • ristrutturazione del bagno;
  • rifacimento degli impianti;
  • modifiche del percorso, nuovi allacciamenti e rifacimento di fognature esistenti;
  • frazionamento o accorpamento di unità immobiliari, che mantengono la volumetria e la destinazione d’uso degli edifici.

Interventi che richiedono la SCIA

La SCIA fa riferimento all’art. 22 del testo unico per l’edilizia e dev’essere presentata interventi che richiedono la predisposizione di un progetto da parte di un ingegnere che va depositato al Genio civile.

  • Manutenzione straordinaria: con interventi che riguardano le parti strutturali di un edificio;

  • Restauro e risanamento conservativo: interventi per la conservazione, valorizzazione e funzionalità di immobili dal valore storico-artistico, architettonico e ambientale, recupero igienico funzionale degli edifici che non comportano, a differenza della ristrutturazione edilizia, modifiche sostanziale agli edifici;

  • Ristrutturazione edilizia: interventi di trasformazione sostanziale che possono portare ad un complesso edilizio in tutto o in parte diverso da quello iniziale.

Il permesso di costruire

Il successo della fase esecutiva

Questa procedura riguarda le opere di costruzione di un nuovo immobile o che determinano un mutamento dell’aspetto e della volumetria dell’edificio con strutture di non facile rimozione come:

  • innalzamento di muri perimetrali;

  • chiusura di una veranda;

  • installazione di pannelli di vetro su struttura metallica;

  • recupero dei sottotetti.

dipende dalla cura con cui si è seguita la fase di pianificazione. Il progetto prende vita e inizia la costruzione vera e propria: scavi, posa delle fondamenta, intelaiatura delle strutture, installazione di servizi e impianti. L’avanzamento dei lavori viene continuamente monitorato, il team si riunisce spesso per scambiarsi le informazioni necessarie al project manager per controllare che tutto proceda nel modo giusto. Se serve vengono apportate modifiche e azioni correttive che dovranno essere documentate come variazioni rispetto al piano originale.

Quali lavori di ristrutturazione non richiedono permessi?

La maggior parte degli interventi di manutenzione ordinaria segue il principio dell’edilizia libera, ovvero possono essere effettuati senza dover attivare pratiche amministrative: “gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici o necessari ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti”.

Con impianti tecnologici si intendono gli impianti di riscaldamento, di condizionamento, idrico-sanitario, elettrico, gas cottura ed evacuazione fumi.

Rientrano in questa categoria lavori che non comportano modifiche di volumi e superfici dell’immobile o la sua destinazione d’uso, come: rifare l’impianto elettrico, tubature del bagno o sanitari, tinteggiare pareti, sostituzione di serramenti e impianti di sorveglianza, installazione o sostituzione di tende, muri di cinta, grondaie, davanzali, etc.

Come e chi deve presentare la domanda

Per redigere le pratiche edilizie è necessario avvalersi di tecnici abilitati iscritti a un ordine professionale, come un architetto, un geometra o un ingegnere. Rivolgendosi a un professionista o a uno Studio di costruzione esperto in pratiche, come LORO Costruzioni & Ingegneria, avrete la certezza di non commettere errori e saprete con precisione quale documentazione dovrete presentare. La mancata presentazione comporta gravi sanzioni amministrative.